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Come si divide l’Agcom su diritto d’autore e frequenze tv

La disciplina sulla tutela del diritto d’autore online in vigore da aprile scorso, così come il più recente regolamento sull’utilizzo delle frequenze televisive, continua a creare scompiglio dentro e fuori all’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni.

NODI IRRISOLTI DEL REGOLAMENTO

Il Tar del Lazio ha chiamato recentemente in causa la Corte Costituzionale per verificare se la delibera, in forza della quale l’Agcom senza interpellare un giudice sta ordinando l’oscuramento di siti sospettati di violare il diritto d’autore, sia conforme alla Costituzione.
La decisione comunicata dal tribunale amministrativo regionale riguarda due distinti ricorsi di associazioni (Altroconsumo, Movimento a Difesa del Cittadino, Femi, Assoprovider, Assintel), tramite gli avvocati Fulvio Sarzana e Guido Scorza in cui è stato chiesto l’annullamento della delibera Agcom del 18 dicembre 2013.
Sul punto centrale della causa il Tar ha pienamente riconosciuto all’Autorità la “competenza attribuita dalla legge” ad “adottare provvedimenti recanti l’ordine di rimozione dei contenuti del web o di oscuramento dei siti immediatamente precettivi nei confronti degli operatori della rete”.
Il Tribunale amministrativo ha tuttavia rimesso alla Corte Costituzionale la questione di legittimità in relazione all’esercizio della libertà di manifestazione del pensiero e di iniziativa economica (Leggi le due ordinanze del Tar n. 201410016 e n. 201410020.)

Qualche ora dopo la pubblicazione delle due decisioni dei Giudici amministrativi, l’Agcom – dapprima con un comunicato stampa a firma dei soli Commissari Posteraro e Martusciello poi con un altro comunicato ufficiale – ha annunciato di voler continuare ad applicare il proprio Regolamento.

IL DISAPPUNTO DI NICITA

Osteggiato all’esterno, il regolamento non trova molto d’accordo neppure tutti i commissari dell’Autorità.
Nominato nel novembre del 2013, esattamente un mese prima dell’adozione del Regolamento, per sostituire il dimissionario Maurizio Decina, il commissario Antonio Nicita prima di pronunciarsi sul diritto d’autore online ha “aspettato di vedere come sarebbe andata”. Approfittando della pronuncia del Tar Nicita in un’intervista al Corriere della Sera ha invitato a “riflettere costruttivamente sui miglioramenti da adottare. Bisogna iniziare a ragionare in modo pragmatico e con la dovuta attenzione all’analisi economica degli impatti”. “Il regolamento stesso, applicato fino adesso con grande attenzione ed equilibrio, è nato per essere migliorato nel corso del tempo”, ha spiegato Nicita sul Corriere.

Secondo le indiscrezioni pubblicate dal Fatto quotidiano il commissario Nicita, avrebbe mostrato il proprio disappunto anche nei confronti del regolamento sull’utilizzo delle frequenze televisive. Dopo essersi detto favorevole alla delibera ad agosto, infatti, si sarebbe astenuto durante la votazione.

ALCUNI NUMERI

Il maggior numero di istanze presentate all’Agcom dall’entrata in vigore del regolamento riguarda opere fotografiche (42%), seguite da quelle sonore (13%) e in percentuale minore da quelle editoriali (8%), software (5%), letterarie (5%) e videoludiche (2%). Circa il 40% delle istanze risultano però archiviate per adeguamento spontaneo.

UNA BATTAGLIA CONTRO LA PIRATERIA?

Per l’avvocato e blogger Fulvio Sarzana quella portata avanti dall’Agcom è “una battaglia personale contro quella che con la pirateria non sembra avere nulla a che fare, dal momento che il maggior numero di soggetti coinvolti nelle procedure “dai e vai” dell’Autorità sono testate nazionali e non, o semplici siti informativi. Proprio i soggetti e i temi cioè che dovrebbero ricevere il più altro grado di tutela garantito dalla nostra Costituzione”, ha scritto Sarzana sul suo blog all’interno del sito del Fatto Quotidiano.

IL RECENTE CASO DEL CORRIERE DELLA SERA

Sul post Sarzana fa riferimento alla recente richiesta da parte dell’Agcom di rimozione di un articolo presente sul sito del Corriere della Sera dal titolo “Le 14 cause (sorprendenti) della disidratazione”. Lesiva del diritto d’autore sarebbe stata una foto tratta da Flickr, di cui sembra fosse stata citata la fonte e il link diretto al sito del soggetto titolare della foto.
Sarzana lamenta il fatto che “come sempre Agcom indica l’intero articolo nell’invito ‘spontaneo’ a rimuovere, cosicché in teoria per rispettare i suoi dettami è necessario far sparire dal mondo del web un intero articolo, con svariate immagini al proprio interno e con informazioni che in questo caso potrebbero essere molto utili per il cittadino”.

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